Page 14 - CMN Luglio-Dicembre 2021
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scuità, l’utilizzo di droghe, rappresentano, da anni, cause
concomitanti di implemento del tasso di MST.
Esiste il vaccino in grado di contrastare l’infezione da HPV
e quindi scongiurare una lesione ad alto rischio, ma è an-
cora poco o non adeguatamente conosciuto. Le periodi-
che, quanto astratte, campagne NO VAX, i messaggi de-
viati delle fake news, allontanano i potenziali utenti dalla
prevenzione. Malgrado l’offerta vaccinale gratuita per ra-
gazze e ragazzi dal 12° anno d’età, pregiudizi ed ignoran-
za contribuiscono a mantenere una distanza notevole tra i
risultati reali e quelli previsti.
La ricerca procede con lentezza, soffre per la cronica ca-
renza di fondi, la medicina scolastica e l’informazione diret-
ta, attraverso i pediatri e i medici di base, contribuirebbe
ad intensificare l’informazione nei giovani utenti e spiegare,
in maniera semplice, la grande risorsa che gli viene offerta,
per debellare una infezione virale che potrebbe diventare
letale. Il progetto, Victoria’s cells vuole essere un ulteriore
originale strumento messo in campo da chi lotta perché la
prevenzione oncologica trovi sempre più largo seguito e
consenso tra la popolazione.
IL PROGETTO
Quadri citologici dell’epitelio cervicovaginale, dalle vaste
gamme di forme e gradazioni di colore, cellule che si
dispongono sul vetrino casualmente ad evocare sagome
di animali, di oggetti comuni, di variopinti acquari e di
tanto altro che stimolano la curiosità; mosaici di cellule,
morbide e arrotondate se benigne o spigolose e ipercro-
miche quando dichiarano la loro atipia.
Come le nuvole, che ingannano sguardo e cervello (lobo
temporale e area fusiforme facciale) disegnando in cielo
immagini simili a quelle reali, così la “pareidolia cellula-
re” rende possibile individuare fra granulociti ed emazie,
elementi comuni, ritratti quotidiani con i quali le cellule si
alleano per comunicare al nostro sguardo, con una forza
sconosciuta, la profondità della conoscenza scientifica.
Le caratteristiche del preparato citologico, ovvero raf-
figurazione bidimensionale, spessore piano, monotonia
dei colori, sono in realtà talmente standard da essere
patognomoniche e quindi diagnostiche. Ma se la giusta
osservazione consente una corretta diagnosi citologica,
lo sguardo e la mente possono indugiare con la fanta-
sia. Ed allora, mentre la morfologia è piatta e inerte, le
immagini evocate sono al contrario sinuose, dinamiche
ed emozionali.
Le tante immagini citologiche raccolte nel progetto pos-
sono assumere anche un ruolo didattico, sia per stimo-
lare i ragazzi ad avere maggiore interesse per le ma-
terie scientifiche e a far nascere, in questa fertile età,
la passione per argomenti che spesso risultano sterili e
noiosi, sia per contribuire alla formazione di chi è cultore
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