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Tre stazioni per Arte-Scienza
Al Palazzo delle Esposizioni di Roma
Un’esposizione che racconta la storia
delle idee scientifiche ed il loro impatto
nella società attraverso i grandi
scienziati che a Roma hanno lavorato
e attraverso le grandi scoperte
che qui sono state fatte;
il tutto attraverso una commistione
di linguaggi in cui si fondono il rigore
scientifico e la suggestione estetica
“Può un museo, uno spazio espositivo normalmente paradigmi, di stimolo alla curiosità, di apertura a forme aspetti, da quelli più didascalici e narrativi a quelli più
dedicato all’arte contemporanea, provare a superare inedite di esplorazione del reale. sperimentali e problematici, e quindi nella possibilità
le barriere disciplinari (nonché accademiche, editoria- Roma non è soltanto la città che ha ospitato alcuni fra di costruire percorsi conoscitivi ogni volta diversi, vuo-
li e mediatiche) fra saperi e pratiche dell’arte e della gli scienziati più importanti della storia dell’occidente, le rappresentare una sfida per il pubblico ad andare
scienza? La mostra “Tre stazioni per Arte-Scienza”, da Galileo a Fermi, da Copernico a Marconi, né sol- oltre la categoria del “visitatore passivo”. La storia e la
che finalmente, dopo i rinvii dovuti alla pandemia, si tanto la sede di musei e raccolte tanto importanti dal fisica quantistica, la tecnologia e l’estetica, la biologia
inaugura a Palazzo delle Esposizioni, occupandone punto di vista della storia della scienza, quanto poco e l’informatica, gli algoritmi e le sculture, diventano,
tutti i principali spazi espositivi, vuole essere, in tal conosciuti; è anche la città che, nel tempo presente, se si accetta la sfida, strumenti, dentro il corpo stesso
senso, un esemplare punto di arrivo di un lungo lavoro è sede di alcuni centri di ricerca che rappresentano della mostra, di un’unica ricerca di senso. Una ricerca
e, allo stesso tempo, l’evidenza delle grandi potenzia- eccellenze a livello planetario, come l’Istituto Nazio- che è il luogo mobile e potenziale, critico e libero, dove
lità di un simile percorso. nale di Fisica Nucleare, a cui si deve la concezione arte e scienza, da sempre, si incontrano. A beneficio
L’approccio storico di “La scienza di Roma”, quel- e la curatela di una delle “stazioni” di questa mostra. non solo e non tanto degli specialisti, ma di tutta l’u-
lo sperimentale-dimostrativo di “Incertezza”, quello Roma, inoltre, è la città che, più di molte altre, ha manità”.
estetico-installativo di “Ti con zero”, si incontrano in saputo, in questi ultimi anni, dare ai diversi linguaggi
un dialogo fatto di scambi e di rimandi, e si combinano dell’arte contemporanea un rilievo importante, neces- Cesare Maria Pietroiusti
nell’esperienza di una visita che ci auguriamo possa sario alla tenuta e al consolidamento della comunità Presidente Azienda Speciale PalaExpo
rappresentare, per tutto il pubblico, una memorabile in un periodo particolarmente difficile. Questa tripli-
occasione di conoscenza, di messa in discussione di ce mostra, proprio nell’articolazione dei suoi diversi
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