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siche, osservando che, a seconda del ritmo, cambia-
                                                                      vano i parametri del cammino.

                                                                      Abbiamo chiesto ai pazienti colpiti da ictus di osser-
                                                                      vare un’opera d’arte, come se fossero loro a doverla
                                                                      ricreare: con un “caschetto di realtà virtuale” e con un
                                                                      joystick li facevamo dipingere virtualmente, facendogli
                                                                      muovere il cursore sulla tela: in particolare l’opera “La
                                                                      creazione di Adamo” di Michelangelo ha permesso
                                                                      di osservare che i pazienti percepivano poca fatica
                                                                      e riducevano il margine di errore nello svolgimento di
                                                                      questo compito perciò l’abbiamo chiamato “Effetto
                                                                      Michelangelo”.






                       L’Effetto Michelangelo





                      Marco Iosa – Prof. associato al Dipartimento Psicologia
                      presso L’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”  Ho cercato di usare l’armonia
                      e Ricercatore dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia
                                                                      propria dell’arte per la riabilitazione
                      Mi sono avvicinato al mondo delle arti attraverso il   del paziente
                      concetto di armonia, che è comune al movimento
                      umano. Quando vediamo un soggetto che ha una pa-
                      tologia, vediamo in lui qualcosa di “disarmonico” nel
                      suo comportamento, mentre invece la fisiologia è le-
                      gata all’armonia.                               L’idea è usare l’arte come parametro di armonia, ma
                                                                      anche come motivazione: bisogna aumentare la moti-
                      Ho fatto leva sul concetto di “armonia” insita nell’ar-  vazione del paziente e la bellezza dell’arte è un canale
                      te, che può essere intesa come musica o come arti  di motivazione importante.
                      visive, per favorire la neuro riabilitazione del paziente.
                                                                      Bisogna incrementare la formazione, favorire la siner-
                      Abbiamo fatto ascoltare musica ai pazienti affetti da  gia tra equipe multidisciplinari con questo obiettivo:
                      Parkinson, mentre camminavano, ed abbiamo visto  condividere le proprie competenze ed aprirsi a quelle
                      che migliorava il loro modo di muoversi. A questi pa-  degli altri, per dare vita ad un nuovo approccio che sia
                      zienti abbiamo anche fatto ascoltare diversi tipi di mu-  il più efficace possibile.





       08  ClubMedici News   gennaio - giugno 2021
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